Ho passato una bella settimana con i bambini delle kehillot (le comunità cattoliche di lingua ebraica sparse per Israele) con i quali abbiamo fatto il campo estivo (questo vuol dire la parola ebraica “keitanà” che ho messo nel titolo) a Deir Rafat, il monastero dedicato a Maria regina della Palestina, vicino a Beit Shemesh, a circa 30 km da Gerusalemme. E’ stata una esperienza molto interessante. Il gruppo era molto vario, 41 bambini provenienti da famiglie e paesi molto diversi fra loro: russi, sudanesi, filippini, libanesi, ivoriani, ungheresi ecc. P. David mi aveva assegnato le lezioni di “arte” della mattina durante le quali abbiamo fatto una piccola icona incollata dell’ultima cena.
Il tema del campo era l’eucarestia e l’amicizia. Leggete l’articolo dettagliato direttamente sul sito ufficiale del vicariato ebreofono. Era forse dai tempi degli scout che non facevo tanti giorni di fila come “animatore”. E’ stato quindi un tuffo nel passato. Le attività erano già strutturate e preordinate, secondo uno stile un po’ diverso da quello scout. Il rapporto con i bambini e gli altri membri dello staff è stato molto bello e profondo. Particolarmente bella la presenza intorno a noi, nella messa e nel servizio a tavola, della suore di Betlemme, un ordine francese, sostanzialmente di clausura.
Lasciamo raccontare alle fotografie che ho scattato, come fotografo del campo. Non ve le mostro tutte… per discrezione e delicatezza nei confronti di alcuni bambini vi propongo solo le migliori: